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MONTE-CARLO FILM FESTIVAL DE LA COMÈDIE 2023 In evidenza

Al via la 20° edizione del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, l’evento ideato e presieduto da Ezio Greggio, che si svolge dal 24 al 29 aprile nel Principato di Monaco.

(Collegato a Truman TV Internationalhttps://www.radiotruman.tv/canali/truman-tv-international.html
Rubrica di Informazione ed Intrattenimento del Direttore Responsabile Maurizio Seby Bartolini)

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Al Grimaldi Forum prenderà il via uno fra i più importanti Festival dedicati alla commedia, il Monte-Carlo Film Festival de la Comédie che vedrà molti film in concorso e fuori concorso, con l’alternanza di proiezioni e incontri con i più amati protagonisti del cinema internazionale, italiano e francese, con inizio 24 aprile vedrà la conclusione sabato 29 aprile con la consueta serata di Gala e Premiazioni durante la quale Ezio Greggio premierà i candidati di quest’anno.

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In questa 20a edizione la Giuria sarà presieduta dal pluripremiato attore, doppiatore, sceneggiatore e regista internazionale Giancarlo Giannini, oltre a lui ci saranno l’attore francese Richard Anconina, la star internazionale Nathalie Poza e l’attore, comico e doppiatore Neri Marcorè.

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Dall’Europa agli USA passando per Argentina e Ucraina le commedie che arrivano da tutto il mondo sono undici e la loro caratterizzazione che le accomuna è la storia scelta per raccontare momenti di vita, ricongiungimenti familiari oltre a cercare di riscoprire quel senso spirituale mancante ma sempre volte a celebrare le cose belle della vita indipendentemente dai dolori d’amore, follie o atrocità… insomma un insieme di film per dimenticare le ombre del passato e continuare a sognare e volgere al positivo.

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38°5 Quai Des Orfèvres di Benjamin Lehrer (Francia)
Alla sua opera prima, Lehrer realizza con 38°5 Quai Des Orfèvres una stravagante commedia poliziesca, inserendosi a pieno titolo nella tradizione delle commedie parodistiche di culto di Abrahams e Zucker. Utilizzando e stravolgendo con maestria tutti i codici e gli ingredienti dei grandi thriller e del polar, il regista si diverte insieme al pubblico, facendolo partecipare all’indagine su un serial killer particolare, sorprendendolo continuamente in un gioco di specchi irresistibile.

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Daniel’s gotta die di Jeremy LaLonde (Canada, Isole Cayman)
In Daniel’s gotta die, LaLonde mette la leggenda del rock Iggy Pop in un letto d'ospedale nel ruolo di Edward Powell, un miliardario sul punto di morte. Un cameo che origina il plot di questa commedia. Alla sua morte, l'uomo lascia un enorme patrimonio ai quattro figli: Mia (Mary Lynn Rajskub) la cinica e dispotica, Victor il cocainomane, Jessica la influencer che si finge filantropa e Daniel che è il cucciolo di casa, perenne ottimista di buon cuore. Per volontà del defunto padre i quattro sono tenuti a trascorrere un fine settimana insieme, sola condizione per poter avere i soldi e le proprietà. A vegliare su questa famiglia e far eseguire le ultime volontà del magnate ci sarà il suo braccio destro, interpretato da un grande Bob Saget alla sua ultima interpretazione, prima della prematura scomparsa. Se per Daniel è l’occasione perfetta per riavvicinarsi alla sua famiglia, per gli altri il weekend è invece il momento giusto per toglierlo di mezzo e accaparrarsi anche la sua fetta di eredità. Una famiglia disfunzionale come non l’avevamo mai vista, tra rocamboleschi tentativi di avvelenamento, cadaveri e piani che vanno a rotoli. Una commedia nera e irriverente con un cast strepitoso che, tra una risata e l'altra, permetterà certamente allo spettatore di rivalutare in positivo la propria famiglia.

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Fædre og Mødre (Fathers and Mothers) di Paprika Steen (Denmark)
Campione di incassi nel primo weekend di uscita in Danimarca, questa commedia corale dell’attrice e regista Paprika Steen racconta in modo divertente e agrodolce le dinamiche di un gruppo di genitori alle prese con il naturale e innocente desiderio di crescere i figli nel migliore dei modi. Ma fino a dove ci si può spingere per assicurargli un’istruzione e un futuro perfetto? Tra ossessioni ed esagerazioni, il film è quasi un ritratto impressionista al modo di Le déjeuner sûr l’herbe (Eduard Manet), l’istantanea di una generazione di madri e padri pronti a tutto pur di far integrare i loro figli, e per integrarsi loro stessi tra i genitori dei compagni di scuola dei ragazzi. Nel cast ci sono le più grandi stelle del cinema danese: Amanda Collin (The Bastard, A Horrible Woman), Nikolaj Lie Kaas (Riders of Justice), Maria Rossing (Carmen Curlers), Lisa Loven Kongsli (Force Majeure), Lars Brygmann (Riders of Justice), Mikael Birkkjær (Borgen) and Rasmus Bjerg (Wild Men).

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Mielensäpahoittaja Eskorttia etsimässä (The Grump: In Search of An Escort) di Mika Kaurismäki (Finlandia, Germania)
Terzo capitolo della serie “The Grump”, dedicata ad un anziano e testardo contadino finlandese, e firmato da Mika Kaurismaki (fratello maggiore di Aki con 40 film e documentari all’attivo). Il protagonista è alle prese con la ricerca di una Escort. È facile cadere negli equivoci nei quali il nostro eroe si ritroverà ma la sua Escort è un’auto d’epoca assolutamente identica a quella che è stato costretto a rottamare. I suoi due figli trovano si tratti di una fissazione assurda ma il nostro eroe si spingerà sino in Germania, dove pare esista uno dei pochi esemplari rimasti. Qui sarà obbligato a trascorrere del tempo con Tarmo, il fratello maggiore, dal quale si era allontanato molti anni prima. Costretti dagli eventi a intraprendere un lungo viaggio in macchina, i due fratelli si ritroveranno e guariranno ferite vecchie di decenni in un road movie che è un inno alla riconciliazione e al perdono.

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Historias para no contar (Stories Not to Be Told) di Cesc Gay (Spagna)
Dopo Sentimental, premio al miglior film a Monte-Carlo nel 2021, Cesc Gay torna con il suo tocco inconfondibile con una satira graffiante su costumi e idiosincrasie della società contemporanea. Una commedia corale, un collage di cinque storie diverse ritmate da dialoghi pungenti, interpretata dai più grandi talenti del cinema spagnolo contemporaneo: Chino Darín  (figlio d’arte del celebre Ricardo), Anna Castillo, Javier Rey, Antonio de la Torre, Maribel Verdú, Brays Efe, Quim Gutiérrez, José Coronado, María León e Álex Brendemühl. Cinque racconti brevi, una galleria di personaggi esemplari della natura umana coinvolti in quel tipo di situazioni tragicomiche in cui tutti almeno una volta - nostro malgrado - ci siamo trovati: incontrare inaspettatamente una persona, subire un’umiliazione pubblica, prendere una decisione assurda o confessare qualcosa che sarebbe stato meglio tacere. Un’ode sardonica (e allo stesso tempo empatica) all’incapacità degli esseri umani di governare le proprie emozioni e di non riuscire a fermare la cascata di parole, anche quando sarebbe l’unica cosa sensata da fare. 

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Luxembourg, Luxembourg di Antonio Lukich (Ucraina)
Il regista ucraino Antonio Lukich, al suo secondo film (presentato lo scorso settembre a Venezia e Toronto), racconta la famiglia e la difficoltà di mantenerla unita. Il viaggio, sia nei ricordi dei due protagonisti che materiale, è tra le vicissitudini dei personaggi di questa storia. I rapper ucraini Amil Nasirov e Ramil Nasirov interpretano due fratelli gemelli, tanto identici nell’aspetto fisico, quanto diversi per carattere: uno rissoso e sempre nei guai, l’altro padre e poliziotto modello. Si riuniranno controvoglia per raggiungere quello che sembra essere il capezzale del padre in Lussemburgo, che li aveva abbandonati da bambini. Ricordato e idolatrato come una figura mitica di gangster di altri tempi da uno dei due e considerato un ingrato mascalzone dall’altro.  Malinconia e risate si fondono insieme in uno stile unico in questa commedia dolce-amara sulle metà mancanti delle nostre vite e sui possibili ritrovamenti.

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El Test (The Te$t) di Dani De La Orden (Spagna)
Dani de la Orden, giovane maestro della commedia Made in Spain, torna per il terzo anno consecutivo in concorso a Monte-Carlo. Quest’anno con un film tratto dall’omonima opera teatrale di Jordi Vallejo, qui anche autore della sceneggiatura. Interpretato da Miren Ibarguren (premio alla miglior attrice protagonista a Monte-Carlo nel 2022 con Mamá o Papá), Carlos Santos, Alberto San Juan e Blanca Suárez, che molti ricorderanno in La piel que habito di Almodóvar. Suárez è una psicologa all’avanguardia, che nei suoi convegni svela il segreto per scoprire le due categorie di persone esistenti al mondo, ovvero vincitori e perdenti. Per farlo usa un quesito pericoloso: “preferiresti ricevere 100.000 euro subito o aspettare dieci anni per ottenere un milione?” Il suo fidanzato Toni (San Juan) è un imprenditore di successo e pieno di soldi. I suoi amici di una vita Paula (Ibarguren) ed Héctor (Santos) sono una coppia con una figlia da mantenere e fanno fatica ad arrivare a fine mese. Quando Toni firma per loro un assegno da 100.000 euro e lo affida a Paula, le certezze della coppia vengono messe in discussione e quella che sembrava una tranquilla rimpatriata tra amici diventa una notte di desideri inconfessati, segreti e l’inesorabile crollo di tutte le loro certezze.

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Empieza el Baile (Let the Dance Begin) di Marina Seresesky (Argentina)
Carlos (Darío Grandinetti) e Margherita (Mercedes Morán) sono stati la coppia di ballerini di tango più celebre della loro epoca. Oggi Carlos vive una seconda vita a Madrid con la sua famiglia, mentre Margherita e Pichuquito - l’inseparabile amico di tante tournée - sono rimasti a Buenos Aires e vivono in povertà, ormai dimenticati i fasti di un tempo. Un viaggio verso un villaggio remoto in Argentina, tra cieli infiniti, sole e musica, riunirà i vecchi amici in cerca di risposte. Un road movie dell’anima, che commuove ridendo, e che aiuta i nostri protagonisti a fare finalmente i conti con il loro passato.

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FUORI CONCORSO

El Cuarto pasajero (Four's a Crowd) di Álex de la Iglesia (Spagna)
Alex de la Iglesia è tra i registi spagnoli contemporanei più riconosciuti al mondo, autore di commedie incredibili e maestro della suspence che spesso - nel suo cinema - incontra l’ironia e l’assurdo. Il suo nuovo film, co-scritto con lo sceneggiatore e partner professionale di lunga data Jorge Guerricaechevarría, è una commedia romantica e selvaggia. Julian è un cinquantenne divorziato che inizia a usare un’applicazione per condividere la sua auto con degli sconosciuti e dividere le spese di viaggio. Tra loro c’è Lorena, una giovane donna di cui, viaggio dopo viaggio, si è innamorato. Proprio quando sta per confessarle i suoi sentimenti, si ritrova con un quarto passeggero che si rivela la persona più fastidiosa del pianeta. Questa scomoda presenza cambia radicalmente il corso degli eventi. I protagonisti (Blanca Suarez nel ruolo di Lorena e Alberto San Juan in quello di Julian, visti in coppia anche in El Test di Dani De La Orden) si tuffano in questo viaggio e nella vita come in una corsa contro il tempo. Una commedia rocambolesca piena di colpi di scena, dove nulla è come sembra.

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Grosso guaio all'Esquilino - La leggenda del Kung Fu (Kung Fu Italian Style) di YouNuts! (Italia).
Film d’apertura del Festival…
Il film, girato dal duo romano YouNuts! (al secolo Antonio Usbergo e Niccolò Celaia), è incentrato su Davide, un tredicenne timido e nerd che vive nel cuore del quartiere Esquilino di Roma con sua madre Asia (Carolina Crescentini). Davide trascorre le sue giornate con il suo amico Yang, tenta costantemente di sfuggire dal bulletto della scuola, Nadir, e sogna di conquistare il cuore di Yasmin. Appassionato di film sulle arti marziali, tenta di ritrovare fiducia in sé stesso grazie all’arrivo nella sua vita di Martino (Lillo Petrolo), un attore di B-Movie al verde che per sopravvivere si finge supremo conoscitore del Kung Fu. Una commedia di buoni sentimenti, un Karate Kid ambientato a Piazza Vittorio. Si ride di gusto per le citazioni e precisi richiami al cinema di arti marziali anni ‘80, per l’irresistibile interpretazione di Lillo e dell’intero cast che - tra gli altri - vede protagonisti Carolina Crescentini nel ruolo della madre di Davide e Giorgio Colangeli nel ruolo del gran maestro Shifu.

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Un matrimonio mostruoso (A Freaking Wedding) di Volfango De Biasi (Italia)
Una grande parodia (di fantasy e grottesco) è quella coi protagonisti di Una Famiglia Mostruosa; che tornano in occasione di un matrimonio che - forse – non s’ha da fare. Questa volta Vladimiro (Massimo Ghini) e Brunilde (Paola Minaccioni) sono alle prese con la scomparsa di Nando, il capofamiglia del clan Cornicioni, finito in una doccia di cemento a presa rapida. Il triste evento ha riunito la famiglia umana di Luna (Emanuela Rei), figlia di Nando, e quella mostruosa del marito Adalberto (Cristiano Caccamo). Umani, vampiri, streghe, lupi mannari e fantasmi si troveranno alle prese con ... un matrimonio mostruoso.

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La manifestazione, che si svolge sotto l’Alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e dell’Ambasciata d’Italia, è in collaborazione con EFG Bank di Monaco e, come anche lo scorso anno, con Radio Monte Carlo che è la Radio ufficiale del Festival.

Visit Monaco: http://www.visitmonaco.com/it

Maurizio Seby Bartolini
Direttore Responsabile

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